8 MD: carne e verdure
05/07/2017Smoothies e frullati
23/07/2017Cos’è la stanchezza surrenale?
Con il termine stanchezza surrenale si indica una forma molto comune di ipoadrenia, un deficit del funzionamento delle ghiandole surrenali. Fisiologicamente le surrenali secernono ormoni steroidei in modo molto preciso e bilanciato in risposta a stimoli fisici, ambientali e psichici. Una stimolazione eccessiva nella frequenza, nella durata o nell’intensità di questi stimoli può generare una diminuzione nella produzione di questi ormoni, soprattutto il cortisolo con conseguente sviluppo della “Sindrome da stanchezza cronica” o fatica surrenale. I cambiamenti ormonali portano a variazioni a livello cellulare e biochimico con effetti sul metabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, sul bilancio elettrolitico e su altre funzioni illustrate più avanti. Sebbene la “fatica” sia il sintomo principale di un abbassamento della funzione surrenale, essa è un disturbo talmente comune a numerosi stati patologici che raramente viene indagata e associata all’ipoadrenia. La fatica surrenale, in tutte le sue forme, dalle più lievi alle più severe, è generalmente causata da uno stress di qualsiasi entità: dagli eventi peggiori quali possono essere un lutto o una malattia importante, agli episodi quotidiani come un lavoro non gratificante, una relazione difficile, ma anche infezioni ricorrenti o il contatto continuo con tossine ambientali o un’alimentazione errata.
Il livello dell’ormone dello stress, il cortisolo, prodotto dalle ghiandole surrenali è l’indicatore dello stato di stress dell’organismo. Il cortisolo è un ormone molto importante in quanto la sua produzione in situazioni di stress acuto dice al nostro corpo “attacca o fuggi” mettendo in atto degli aggiustamenti a livello di pressione arteriosa, richiamo di zuccheri nel sangue e attivazione del sistema nervoso centrale, che permettono di affrontare le situazioni con prontezza. Dal punto di vista evolutivo è stato l’ormone che ha permesso all’uomo primitivo di affrontare le belve feroci, ma ai nostri giorni la sua secrezione avviene costantemente, per ogni piccolo stress quotidiano e questo, a lungo andare può portare ad un accumulo: l’organismo, inizialmente reagisce con aggiustamenti che mantengono l’omeostasi, fino al punto in cui la somma di tutti gli stress, unita alla frequenza, all’intensità e alla durata crea un sovraccarico a cui il corpo non riesce a far fronte e si instaura la sindrome.
Chi può soffrire di fatica surrenale?
Ogni persona ha una diversa capacità di gestire un determinato carico di stress e questa capacità può variare con il tempo e con gli eventi. Chiunque è costantemente sottopressione, non si concede abbastanza riposo e relax, chi non è mai soddisfatto o è un perfezionista, chi si sente sommerso da difficoltà o problemi, chi ha avuto a che fare con un trauma fisico o emotivo, probabilmente ha sviluppato un diverso grado di fatica surrenale.
Principali fattori dello stile di vita che possono portare a Stanchezza surrenale:
• Mancanza di sonno
• Alimentazione errata
• Abuso di bevande stimolanti
• Eccesso di attività fisica ad alta intensità senza recupero
• Rigidità e ricerca continua della perfezione
• Mancanza di svago e riposo
Sintomi principali e rimedi:
La fatica surrenale si manifesta principalmente con un senso di stanchezza non ristorato dal sonno, difficoltà ad alzarsi la mattina, mancanza di energia, depressione dell’umore e difficoltà a concentrarsi; i sintomi sono comuni a tanti altri stati patologici e per questo spesso non vengono tenuti in considerazione.
Per affrontare la situazione la cosa migliore è un approccio integrato che preveda un intervento sulla persona a 360 gradi diretto al miglioramento di 4 campi principali:
• l’alimentazione, ponendo l’attenzione alla qualità e al “timing” dei nutrienti;
• la gestione dello stress, con pratiche di meditazione, mindfullness o yoga;
• la qualità del sonno e del riposo notturno;
• l’esercizio fisico, aerobico e anaerobico, finalizzato al benessere dell’organismo.
Cibo, stress, riposo ed esercizio fisico esercitano un’influenza sul nostro organismo andando a modulare alcune funzioni biologiche, la loro gestione ha quindi un’importanza fondamentale nell’individuo sano e ancor di più in presenza di alterazioni ormonali. Da queste riflessioni, in qualità di nutrizionista, mi piace sottolineare l’importanza della scelta alimentare che a mio avviso deve essere attuata non in base all’accademico calcolo delle calorie, ma deve essere dettata soprattutto dalla conoscenza del funzionamento del corpo umano e del potere che ogni molecola ha di influenzarlo positivamente o negativamente. Da qui la necessità di una scelta corretta degli alimenti, privilegiando la qualità e il rispetto del “timing” dei nutrienti, ossia il “quando” mangiare un determinato cibo in base alla composizione in macronutrienti ossia alla presenza di carboidrati, proteine o grassi.
I consigli o le informazioni presenti nell’articolo non sono da intendersi sostitutivi di una diagnosi medica e sono a scopo puramente informativo e divulgativo.
Fonte: Adrenal fatigue: the 21st century stress syndrome. (J. Wilson)