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Andiamo a conoscerne meglio i principali: la quinoa, l’amaranto e il grano saraceno ricordando che sono tutti e tre privi di glutine quindi possono essere inseriti nell’ambito di diete per persone con bisogni speciali.
La quinoa è una pianta erbacea originaria del Sud America appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee (come gli spinaci) che produce semi piccoli e di forma sferica.
La frazione prevalente a livello nutrizionale è costituita dall’amido (circa 64gr/100gr).
E’ un alimento ricco di proteine ad alto valore biologico che costituiscono circa il 14% del prodotto. Gli acidi grassi sono presenti in modeste quantità (5,6gr su 100gr di prodotto) con prevalenza di acidi grassi insaturi. A livello energetico 100gr di prodotto forniscono 347 Kcal. Le tanto decantate proprietà nutrizionali dipendono dalla presenza di molti minerali (fosforo, magnesio, ferro, zinco), di una quota importante di fibre (7gr/100gr), di diverse vitamine (A, E, niacina, riboflavina e tiamina) e di tutti gli aminoacidi essenziali.
L’amaranto è una pianta originaria del Centro America appartenente alla famiglia delle Amaranthacee. E’ un alimento ricco di minerali tra cui magnesio e fosforo e una quota molto importante di Calcio e Ferro che lo rendono ideale nell’alimentazione durante le varie fasi della vita di una donna (pubertà, gravidanza, allattamento, climasterio). L’apporto calorico è di 343 Kcal su 100gr di prodotto suddivisi tra glucidi (60gr), lipidi (6gr) e proteine ad alto valore biologico (16gr). Tra gli amminoacidi essenziali importante è la presenza della lisina.
Il grano saraceno è una pianta erbacea a fiore, originaria della Siberia e della Manciuria, appartenente alla famiglia delle Poligonacee. La frazione glucidica è molto alta, pari a circa 72gr/100gr di cui circa 10gr di fibre alimentari, bassa quella lipidica bilanciata tra acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi. Le proteine, di alto valore biologico costituiscono circa il 13% del prodotto, inoltre rilevante è la presenza di diversi aminoacidi essenziali. Nonostante il nome possa trarre in inganno, anche questo pseudo-cereale, come detto in precedenza, è privo di glutine quindi adatto a diete speciali. Rilevanti gli apporti di minerali soprattutto magnesio, calcio e ferro.