Plicometria
La plicometria indica la misurazione delle pliche sottocutanee, ossia dello spessore del doppio strato di cute e del tessuto adiposo sottocutaneo relativo ad un particolare distretto anatomico. Tale metodica si basa sul presupposto, non sempre corrispondente a realtà, che lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo sia proporzionale al grasso corporeo totale.
Tecnicamente la misura viene effettuata con un calibro, in genere a molla, definito plicometro, che deve esercitare una pressione costante e standardizzata.
La misurazione si effettua prendendo la plica ra pollice e indice ed applicando lo strumento. Per diminuire l’errore si effettuano tre misurazioni consecutive e si ricava la media.
Le pliche cutanee più usate sono:
- bicipitale
- tricipitale
- sottoscapolare
- sovrailiaca
- addominale
- coscia anteriore
Il limite principale della plicometria è rappresentato dall’assunzione che la quantità di grasso sottocutaneo rispecchi la quantità di grasso totale e dalla difficoltà di effettuare misurazioni con errori al di sotto dello standard (5%). Non è una misurazione che effettuo di routine.