E’ così importante il calcolo delle calorie?
15/07/2016Fichi d’India
20/08/2016Il cocco (Cocos nocifera) è il frutto della Palma da cocco, definito dalle popolazioni indigene “albero della vita” per le sue proprietà e i suoi molteplici utilizzi. In ambito alimentare sono molteplici i benefici derivati da questo frutto di cui si distinguono due componenti: la polpa (noce di cocco) e l’acqua.
Noce di cocco. Nella composizione nutrizionale della polpa oltre alla componente acquosa (50,9%) prevale la componente lipidica (35%, prevalentemente acidi grassi saturi) a scapito di quella glucidica (9,4%) e proteica (3,5%). Circa l’85% degli acidi grassi contenuti nel cocco sono definiti in termini tecnici “a catena media”, particolarità che li rende metabolicamente diversi in quanto vengono assorbiti più facilmente e invece di essere depositati nel tessuto adiposo vengono trasportati direttamente al fegato per produrre energia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato l’efficacia di questo tipo di grassi nell’abbassare le frazioni di colesterolo LDL e innalzare le HDL, inoltre le loro caratteristiche li rendono particolarmente utili nelle patologie che coinvolgono la colecisti e in quelle legate al malassorbimento. La polpa di cocco è ricca di fibre, utili per regolarizzare il transito intestinale, e di potassio un minerale importante nell’equilibrio idrosalino del corpo.
L’acqua di cocco è un liquido naturalmente contenuto all’interno del frutto. A differenza della polpa ha un contenuto irrisorio di acidi grassi in favore della componente glucidica (circa 3,7gr di carboidrati per 100gr). Il contenuto importante in sali minerali soprattutto potassio, la rende utile per la reidratazione e gradevole per dissetarsi.
Dalla polpa della noce di cocco viene estratto l’olio di cocco, un olio prezioso costituito per la maggior parte da acidi grassi saturi (87% saturi -caprico, laurico, miristico, palmitico-, 6% monoinsaturi -oleico-, 2% polinsaturi) che grazie alle caratteristiche sopracitate può essere utilizzato in tutti i regimi dietetici e in particolare nei soggetti che hanno patologie legate alla digestione dei grassi.