Dieta Zona
La Dieta Zona è un strategia alimentare ipocalorica messa a punto dal biochimico Barry Sears e rappresenta una potente arma nella gestione degli equilibri ormonali e nel controllo dei processi infiammatori.
Ad oggi l'infiammazione è considerata un Killer silente, alla base di tutte le patologie cronico-degenerative, un ampio gruppo di patologie tra cui l'obesità, la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, le patologie cardiovascolari, le malattie neurologiche e respiratorie e il cancro. All'origine di queste patologie ci sono stili di vita errati (alimentazione, fumo, stress, ecc.) che generano infiammazione.
L'infiammazione è un meccanismo di difesa innato, aspecifico, che il corpo mette in atto in risposta a un danno, e che prevede una riparazione e quindi una risoluzione. Il danno può essere causato da agenti fisici (traumi, ferite), chimici (inquinamento, alimentazione) o biologici (microbi, batteri...) che entrano in contatto con l'organismo e generano una risposta da parte del sistema immunitario. Se il sistema è in equilibrio la risposta è bilanciata e c'è una risoluzione, se gli eventi pro-infiammatori prevalgono rispetto agli anti-infiammatori, ne risulta il persistere di un'infiammazione di basso grado, impercettibile, che a lungo andare genera danni d'organo o di tessuto e lo sviluppo di patologie cronico-degenerative.
La globalizzazione dei processi alimentari con conseguente:
-aumento del consumo di omega 6 (acidi grassi pro-infiammatori)
-aumento del consumo di carboidrati raffinati (farine bianche, cibi confezionati)
-diminuzione del consumo di omega 3 (eicosanoidi- acidi grassi anti-infiammatori)
-diminuzione del consumo di polifenoli (molecole naturali particolarmente benefiche per l'organismo)
e aumento dell'infiammazione silente.
La Dieta Zona prevede l'attuazione di un programma "antinfiammatorio" basato su quattro pilastri:
1- Alimentazione, per bilanciare l'equilibrio ormonale; 2- Fibre fermentabili, per mantenere solida la barriera intestinale; 3- Alte dosi di omega 3, per una miglior risoluzione dei processi infiammatori; 4- Alte dosi di polifenoli, per governare l'espressione genica e regolare la risposta immunitaria e infiammatoria.
Facendo riferimento ai numeri, la Zona prevede una ripartizione dei macronutrienti ideale a mantenere in equilibrio INSULINA, GLUCAGONE e EICOSANOIDI, ormoni che risentono altamente della quantità di carboidrati, proteine e grassi assunti con la dieta. Le proporzioni ideali della Dieta Zona sono 40% di carboidrati a basso indice glicemico, 30% di proteine magre, 30% di grassi prevalentemente monoinsaturi.
Ad oggi l'infiammazione è considerata un Killer silente, alla base di tutte le patologie cronico-degenerative, un ampio gruppo di patologie tra cui l'obesità, la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, le patologie cardiovascolari, le malattie neurologiche e respiratorie e il cancro. All'origine di queste patologie ci sono stili di vita errati (alimentazione, fumo, stress, ecc.) che generano infiammazione.
Cos'è l'infiammazione?
L'infiammazione è un meccanismo di difesa innato, aspecifico, che il corpo mette in atto in risposta a un danno, e che prevede una riparazione e quindi una risoluzione. Il danno può essere causato da agenti fisici (traumi, ferite), chimici (inquinamento, alimentazione) o biologici (microbi, batteri...) che entrano in contatto con l'organismo e generano una risposta da parte del sistema immunitario. Se il sistema è in equilibrio la risposta è bilanciata e c'è una risoluzione, se gli eventi pro-infiammatori prevalgono rispetto agli anti-infiammatori, ne risulta il persistere di un'infiammazione di basso grado, impercettibile, che a lungo andare genera danni d'organo o di tessuto e lo sviluppo di patologie cronico-degenerative.
Cosa ha generato l'aumento dell'infiammazione di basso grado e quindi delle patologie croniche nella popolazione?
La globalizzazione dei processi alimentari con conseguente:
-aumento del consumo di omega 6 (acidi grassi pro-infiammatori)
-aumento del consumo di carboidrati raffinati (farine bianche, cibi confezionati)
-diminuzione del consumo di omega 3 (eicosanoidi- acidi grassi anti-infiammatori)
-diminuzione del consumo di polifenoli (molecole naturali particolarmente benefiche per l'organismo)
e aumento dell'infiammazione silente.
La strategia ZONA
La Dieta Zona prevede l'attuazione di un programma "antinfiammatorio" basato su quattro pilastri:
1- Alimentazione, per bilanciare l'equilibrio ormonale; 2- Fibre fermentabili, per mantenere solida la barriera intestinale; 3- Alte dosi di omega 3, per una miglior risoluzione dei processi infiammatori; 4- Alte dosi di polifenoli, per governare l'espressione genica e regolare la risposta immunitaria e infiammatoria.
Facendo riferimento ai numeri, la Zona prevede una ripartizione dei macronutrienti ideale a mantenere in equilibrio INSULINA, GLUCAGONE e EICOSANOIDI, ormoni che risentono altamente della quantità di carboidrati, proteine e grassi assunti con la dieta. Le proporzioni ideali della Dieta Zona sono 40% di carboidrati a basso indice glicemico, 30% di proteine magre, 30% di grassi prevalentemente monoinsaturi.